Ore 17.50 – Paolo Borzacchiello, esperto di intelligenza linguistica applicata al business

La realtà deve essere concepita in termini di valori altrui. E questa è una cosa linguistica che si chiama “what’s in it for me?”, ovvero tradurre quello che si dice in un vantaggio per l’altro.

Ore 17.25 – Paolo Borzacchiello, esperto di intelligenza linguistica applicata al business

È difficile distinguersi. Per farlo è importante utilizzare parole nuove. Data la nostra soglia di attenzione molto bassa, il cervello decide in un frame molto breve di tempo quanto un’informazione sia eccitante.

La credibilità risiede anche nel parlare dell’errore quando lo si fa.

Ore 17.00 – Paolo Borzacchiello, esperto di intelligenza linguistica applicata al business

Le buone idee da sole non vanno da nessuna parte. Dobbiamo saperle raccontare. Il mito del prodotto fantastico che si vende da solo non esiste. Se un’idea non viene raccontata bene non esiste. È il primo principio di marketing della storia.

L’IA deve essere addestrata. Io mi occupo dell’analfabetismo funzionale involontario. Qualsiasi interazione umana si svolge sempre in tre fasi, perché il cervello processa le informazioni in un modo specifico: engage, explain, exchange. Ogni interazione che si rispetti funziona così.

Ore 16.30 – Dane Marciano, Founder & CEO di Affidaty Blockchain Technology Provider

È difficile accettare che la nostra vita dipenda da cose che acquisiscono valore grazie alle persone che ci credono. La tecnologia, che ha un forte impatto sulla nostra vita, è uno strumento: deve servire a qualcosa.

Il nostro obiettivo è mettere in contatto il mondo della blockchain, un mondo che porta sicurezza nel mercato attraverso la centralizzazione, il cui vero valore è il codice. In futuro il valore potrà essere, ad esempio, portare la propria cartella clinica a livello internazionale, senza rischiare che i propri dati vengano violati. 

Chiunque ha un’impresa non può fare a meno di un Pos, perché si precluderebbe una porzione enorme di mercato. Quello che gli imprenditori non stanno facendo è allinearsi con questo mercato. L’imprenditore deve cambiare mentalità. Questa distanza allontana i compratori.

Ore 16.20 – Dane Marciano, Founder & CEO di Affidaty Blockchain Technology Provider

In un momento in cui nel 2008 mi sono ritrovata senza lavoro, un’azienda italiana  in Albania ci dice che potevamo comunicare con le grandi aziende della telecomunicazione italiane con delle cuffie. Da lì è partita la mia esperienza di formatrice. 

All’inizio di ChatGpt il mio team aveva scoperto questo tool e incominciava a finire i progetti molto velocemente. È una soluzione che aumenta la produttività e la qualità. Si deve eliminare il timore di abbracciare una cosa nuova.

Ore 16.15 – Angela Pietrantoni, Founder di Word Protection Forum, CEO & Co-Founder KELONY First-Rating Agency

La mia realtà sviluppa strumenti per potenziare le strategie per il futuro delle aziende. Quest’ultime devono sapere cosa accadrà “domani”.

Un’azienda del food è venuta da noi proprio perché voleva sapere se una campagna pubblicitaria avrebbe dato loro quel ritorno che speravano. Ciò che emerge dalle imprese, infatti, è il bisogno di investire in qualcosa che tornerà indietro sotto forma di crescita. Grazie ai nostri algoritmi individuiamo le strategie per catturare le fette di pubblico che interessano alle aziende.

In questo mondo in rapido cambiamento, le informazioni digitali a disposizioni devono essere assorbite e per farlo servono strumenti potenti e precisi.

Ore 16.05 – Marco Civinini, CEO di IA International Advisors Progetti di crescita ed espansione internazionale

Per utilizzare efficientemente l’IA bisogna lavorare intensamente con la propria intelligenza. Vedere delle correlazioni è fondamentale. La traduzione simultanea, ad esempio, semplificherà molto i rapporti commerciali; dall’altra parte dovremo comunque mantenere le nostre competenze trasversali di empatia e le nostre capacità di ascolto.

Alcuni esempi. Per avere una risposta da ChatGPT bisogna lavorare sulla domanda, e capire il risultato che si vuole ottenere. Le self-driving car, utilizzate in molte città degli USA, hanno permesso, ad esempio, di ridurre il numero degli incidenti. 

Chi sviluppa IA deve essere capace di trasformare la propria competenza verticale in competenza trasversale.

Ore 16.00 – Angelo Tofalo, CEO di AT Agency, già sottosegretario di Stato alla Difesa e componente COPASIR

La difesa nazionale spesso viene identificata come “armi” o “guerra”. Le tecnologie come l’AI, vengono utilizzate dalla difesa e si portano dietro una serie di progettualità che dà modo di lavorare a tantissime PMI. 

Anche nelle indagini che hanno portato all’arresto di Messina Denaro, le piattaforme di AI sono state importanti per individuare movimenti anomali di persone a lui vicine e che grazie al fattore umano hanno portato all’arresto del latitante.

Ore 15.45 – Carlo Cottarelli – Economista, già direttore FMI

Nel PNRR ci sono progetti che, viene da chiedersi, se servano davvero alla crescita. Il Governo ha fatto bene a semplificare, togliendo risorse a microprogetti in favore delle imprese. L’altro problema molto grosso relativo al PNRR riguarda la realizzazione del piano. Siamo stati molto bravi, per ora, nel realizzare quelle opere necessarie a ricevere altri soldi, ma sappiamo che siamo in ritardo nella realizzazione delle opere che avremmo dovuto realizzare. Abbiamo, ad esempio, dovuto rinunciare a 100mila posti di asili nido e scuole dell’infanzia. 

Se non si riesce a realizzare le opere del PNRR, oltre a perdere un’occasione, c’è il rischio di tornare al periodo pre-covid con quella crescita bassa molto vicina allo zero. Rimaniamo fragili a shock esterni.

In assenza di shock economici, l’economia italiana non ha grossi problemi nell’immediato, ma ne avrebbe nel lungo periodo a causa dello shock demografico.

Ore 15.20 – Carlo Cottarelli – Economista, già direttore FMI

L’aumento dei tassi di interesse ha un impatto sull’inflazione, ma anche sulla produttività. Quest’anno forse cresceremo dello 0,7%, quindi ci sarà un rallentamento forte, ma la buona notizia è che l’inflazione è praticamente sconfitta nell’area euro. A mio avviso, adesso, la BCE farebbe bene a ridurre i tassi di interesse abbastanza presto, altrimenti rischiamo di cadere in recessione. Per questo, a mio avviso, i tassi di interesse saranno abbassati entro giugno.

Ore 15.10 – Carlo Cottarelli – Economista, già direttore FMI

Di fronte alla paura della mancata ripresa post Covid, c’era bisogno di due cose: rimettere soldi in tasca alla gente e indurre le persone a spendere di più attraverso la politica dei bonus. Questo non era stato possibile nelle precedenti crisi perché non c’era stato l’enorme aiuto della Banca centrale europea. In caso di shock economico, l’Italia è ancora molto dipendente dalle scelte della BCE. Nel 2020 il Pil italiano cade del 9%, nel 2021 +8,4%, nel 2022 +3,7%. Siamo quindi usciti molto rapidamente dalla crisi del Covid e, da questo punto di vista, è andato tutto bene. Il problema è che è tornata l’inflazione. Molti la imputano alla crisi ucraina e al caro energia. In realtà non è così. La mia spiegazione è che i prezzi vanno su quando c’è troppa domanda rispetto all’offerta e se tutte le banche centrali del mondo insieme fanno politiche espansive, c’è un aumento dei costi delle materie prime perché improvvisamente aumenta la domanda di certi prodotti.

Ore 15.00 – Carlo Cottarelli – Economista, già direttore FMI

Tra il 1993 e il 2007 il Belgio ha ridotto il debito pubblico di 50 punti percentuali, noi meno di 20. E così ci siamo trovati nel 2008 a diventare un obiettivo per la speculazione. Quando si hanno crisi di queste dimensioni queste cose toccano pesantemente l’economia in due modi: la caduta del reddito e la mancata attrattività per gli investitori, con conseguente calo della produttività. 

Tra il 2014 e 2019 stavamo lentamente ripartendo, ma nel 2020 arriva il Covid. Stava ripartendo la speculazione, ma a quel punto è successa una cosa completamente diversa dal passato: sono arrivati dalla BCE, più risorse di quelle che servivano a finanziare il deficit. Il suo programma massiccio di acquisto dei titoli di stato è quello che ci ha salvato.

Ore 14.50 – Carlo Cottarelli – Economista, già direttore FMI

Il problema principale del periodo tra il 1999 e il 2019 è che è stato il peggiore ventennio della storia economica italiana. È stato il primo periodo, dal 1861 in poi, in cui il nostro reddito pro capite non è cresciuto in termini di potere d’acquisto. 

Abbiamo vissuto male l’ingresso nell’euro. Non si può, infatti, vivere nell’euro pensando di starne fuori e noi per un po’ di tempo l’abbiamo fatto. Era imperativo adottare politiche per tenere l’inflazione in linea con quella degli altri paesi europei, invece abbiamo adottato politiche espansive. Questo ha portato ad un rallentamento dell’economia e ad una perdita della competitività e della capacità di esportare.

Ore 13.00 – Gianluca Caramanna, Consigliere del Ministro del Turismo

Mi soffermerei sul dato di Banca Italia che certifica l’impatto del turismo sul Pil (1 punto percentuale in più). Quello che stiamo cercando di fare è dare un piano industriale al turismo. Ci dobbiamo soffermare sul tema della formazione con l’obiettivo di vincere la sfida dei servizi. La Sicilia avrà, da giugno, un volo diretto per gli USA.

Un altro tema importante è quello dell’accessibilità: anche la sfida del turismo accessibile deve essere vinta. Uno dei temi importanti è, poi, quello della digitalizzazione. Vi sono tanti temi che il Ministero sta affrontando, insieme alle regioni tra cui la Sicilia. 

Abbiamo chiuso il 2023 con il fatturato del turismo vicino ai 100 miliardi, e crediamo che il 2024 farà ancora meglio. Quest’anno abbiamo registrato +21% di turismo dagli USA, e questo è un mercato molto importante. Stiamo lavorando anche sul mercato orientale. C’è tanta attenzione anche dal mondo arabo. Credo che ci siano tutti i presupposti per fare bene quest’anno.

Ore 12.40 – Francesca Isgrò, PwC Equity partner, Head of public law, regulatory & competition law, Presidente Enav dal 2020 al 2023

Sono stata in vari CdA di società quotate e non. Ambiente è una voce del concetto “sostenibilità”, ma non è l’unica. Sostenibilità è anche il rispetto delle risorse umane, che sono un vantaggio competitivo. C’è una sostenibilità ambientale ordinaria, che tutti noi possiamo fare, e poi c’è la vera sfida, che riguarda far diventare il proprio business sostenibile.

Questo ha un costo che si ripercuote anche sulla gestione delle risorse umane. Ci deve essere la consapevolezza che si deve investire in questo settore. Tutta la normativa di settore va nella direzione di investimenti in imprese sostenibili.

Con l’introduzione del nuovo Codice degli Appalti, quello che più stanno richiedendo le stazioni appaltanti è la previsione di punteggi appositamente dedicati alla sostenibilità. 

Anche la parità di genere è un aspetto molto richiesto nelle procedure di gare pubbliche. 

Ore 12.30 – Francesco Confuorti, Presidente di Advantage.green

Quando si è imprenditori si parla di pratica, di attività e di competitività. La prima definizione che darei alla sostenibilità è un ritorno alla forma normale: preservare invece che consumare. Abbiamo abbracciato il consumismo come forma di vita latente, invece di coltivare le origini e inquadrare la produttività in un circuito virtuoso. 

Quello di cui abbiamo bisogno è trovare un modo che ci permetta di mantenere la nostra virtuosità. Abbiamo creato un’azienda che occupa due spazi: la digitalizzazione e la sostenibilità. Siccome l’Italia è un posto di produttori e di prodotti unici, la digitalizzazione ci permette di arrivare a livelli di comunicazione molto più interessanti, attraverso l’e-commerce affiancato al rapporto con il credito, alla valutazione finanziaria, insieme allo sconto fatture. Se uno è più sostenibile, il suo rischio di credito diminuisce. L’imprenditore che lavora ha bisogno di essere con i piedi per terra, soprattutto per quando riguarda le aziende medio-piccole.

Ore 12.15 – Marco Preti, AD di CRIBIS e Direttore Generale CRIF

L’Italia sulla sostenibilità non è seconda a nessuno. All’interno dell’Italia, c’è un dato molto interessante sulle aziende siciliane: sono allo stesso livello delle migliori aziende italiane e delle migliori zone del paese. 

Con il lavoro che faccio, ho l’opportunità di incontrare moltissime aziende: da loro emerge la voglia di raccontare quello che stanno facendo in tema di sostenibilità. Ciò che mi sorprende è che si fa fatica a comunicarlo.

Abbiamo questa piattaforma di valutazione che si chiama Sinergy con la quale si può ottenere sia una valutazione, che uno score sulla sostenibilità. Si possono ottenere, inoltre, i punti su cui si deve lavorare. 

Le aziende non devono temere i questionari di valutazione. Li ritengo strumenti che non devono essere ignorati per poter fare un percorso serio verso la sostenibilità. 

Ore 12.05 – Filippo Natoli, Managing Partner di MAYS International

La sostenibilità non è un bollino, bensì un driver di crescita. Sostenibilità significa essere capaci di mantenere produttività nel lungo termine e posizionarsi in modo equilibrato sia con clienti che con i fornitori,

Io distinguo gli imprenditori tra chi ha la tendenza a massimizzare nel breve e chi sacrifica questo aspetto perché è convinto che questo possa migliorare nel lungo periodo, affidandosi ai valori aziendali. 

Un altro tema centrale è quello delle risorse umane. Se le persone sono trattate con dignità, sono più efficaci professionalmente parlando. Il modello gestionale vincente è un modello “risorse-centrico”. A fare la differenza sono sempre le persone. Un’organizzazione che non è persona-centrica presenterà sicuramente delle falle nel lungo periodo. 

Avere una gestione distribuita della leadership è fondamentale. Le aziende sono degli ecostistemi che devono essere sostenibili. Se il Sistema si attrezza per essere sostenibile si genera una sostenibilità globale. 

Ed essere sostenibili è l’unico modo per stare nel mercato.

Ore 11.55 – Carlo Paris, Board Member ENAV, FILA, LU-VE, Comitato Sostenibilità ENAV e FILA

Per me la sostenibilità è una filosofia di vita. È il perché stiamo nel mondo. Questa filosofia di vita dovremmo scegliere se incarnarla. Se per primi non scegliamo di farlo, gli strumenti che cerchiamo di portare nelle scuole e ovunque rimangono strumenti sterili. 

Uno dei valori centrali su questo tema è il rispetto per tutto e per tutti. Anche per l’ambiente. La generazione dei baby boomer è cresciuta pensando che le risorse fossero infinite. Se continueremo a sottovalutare questi temi, restituiremo ai nostri figli la terra che abbiamo preso in prestito in condizioni deteriorate.

Se pensiamo che hanno trovato tracce di plastiche nel sangue o nella placenta, se pensiamo ai disastri climatici e agli incendi, tutto questo ci fa capire che la terra sta rischiando “l’infarto”. Se rimaniamo indietro su questi temi, qualcun’altro ci supererà. Bisogna tornare al buon senso, alla lucidità, e a fissare le priorità di intervento, tenendo conto dei costi.

Ore 11.45 – Ha avvio il tavolo: “Sostenibilità e ambiente: opportunità ed innovazione attraverso nuovi modelli d’impresa”

Ore 10.55 – Fabio Capello, allenatore

Considerato quello che ha fatto a Napoli, Spalletti è l’allenatore che oggi incarna il mio modello di leadership.

A mio avviso gli elementi che contraddistinguono la leadership sono: umiltà, ascolto dei feedback, capacità di essere rispondenti ai propri valori, ascoltare e parlare con le persone ma sapere di essere solo nelle decisioni. Infine lo studio e l’aggiornamento professionale sono fondamentali.

Ore 10.45 – Fabio Capello, allenatore

Un giorno al Real Madrid, in una partita che in teoria doveva essere alla nostra portata contro il Mallorca, la squadra stava sbagliando tutto e a fine primo tempo perdevamo 1 a 0. A fine primo tempo dare addosso ai giocatori li avrebbe distrutti e capii che c’era bisogno di dargli fiducia. Mi sedetti accanto a Roberto Carlos e dissi alla squadra: “Noi abbiamo fatto grandi cose, basta che giochiate come fate in allenamento”. Vincemmo 3 a 1.

Ore 10.35 – Fabio Capello, allenatore

L’umiltà e il rispetto sono elementi che si hanno dentro e adesso si è capito che certe cose sono importanti. Ciò che insegnavo sempre ai miei calciatori era il fatto di trattare sempre con rispetto ed educazione tutti i componenti di una squadra: dai massaggiatori, ai magazzinieri, fino a tutta l’equipe.

Ore 10.30 – Fabio Capello, allenatore

Ci sono giocatori anarchici come Cassano che sono difficili da gestire in campo. Al Milan i problemi maggiori li ho avuti nella gestione di Savićević che era uno che poteva fare la differenza ma era difficile da tenere “inserito nel gruppo”. Per riuscirci, chiesi la collaborazione al resto della squadra che mi aiutò ed effettivamente trovammo insieme il modo per far funzionare la cosa. La collaborazione tra allenatore e squadra è fondamentale.

Ore 10.20 – Fabio Capello, allenatore

Nella mia carriera ho fatto esperienze molto diverse che mi hanno aiutato a raggiungere una formazione completa. Berlusconi mi fece fare diversi corsi da manager o di ambito psicologico. Quando mi chiamò per sostituire Sacchi, sinceramente ero convinto che quella squadra potesse ancora dare molto. Ero sicuro di poter vincere molto con quella squadra ed effettivamente riuscimmo a creare un gruppo vincente dove c’erano tanti leader: quello dello spogliatoio, quello del campo e il leader negativo.

Adesso nello staff di una squadra ci sono 10-12 persone. Io ne avevo sei e volevo che ognuno di loro mi desse il proprio punto di vista sulle cose che andavano e su quelle che non andavano. Alla fine ero io che prendevo le decisioni, ma ascoltare le loro riflessioni mi aiutava a mettere a fuoco i problemi e le soluzioni.

Ore 10.10 – Fabio Capello, allenatore

A 15 anni sono andato a Ferrara a studiare, mandavo due lettere a casa a settimana e da una di queste mio padre capì che c’era qualcosa che non andava. Un giorno me lo trovai davanti all’uscita della scuola e mi disse “Provaci”. Quelle parole mi sono rimaste in testa per tutta la vita e mi hanno motivato di fronte a tutte le sfide che mi sono trovato a fronteggiare.

Ore 10.05 – Ferdinando Mazzei – Amministratore Delegato Evotech

Stiamo lanciando sul mercato il riscaldamento a infrarossi, il primo prodotto italiano con garanzia di 35 anni. L’obiettivo di Evotech è quello di essere capofila dell’impegno per la sostenibilità ambientale.

Ore 9.50 – Attilio Parisi, Founder & CEO di Plurimpresa

La sala piena testimonia che abbiamo fatto la scelta giusta. Sicily Business Forum è un contenitore di iniziative che nascono dal networking. Abbiamo presenti in questa seconda edizione dell’evento importanti vertici di aziende, di associazioni di categoria e delle istituzioni. Nei prossimi cinque anni cresceranno in modo importante le richieste per i posti di lavoro. In particolare, saranno necessari nuove figure con importanti capacità manageriali e imprenditoriali.

Marcello Mancini, Ceo & Founder di Performance Strategies

Stiamo vivendo in un contesto di “policrisi”, con una serie di crisi diverse che si intersecano amplificando gli effetti e occorre cambiare il mindset per disinnescarle. Noi di Performance Strategies cerchiamo di portare in Italia le menti più brillanti del Paese.

Ore 9.45 – Introduzione di Safiria Leccese

Come riporta Centro Studi Enti Locali su dati del Dipartimento per la Transizione Digitale, in Sicilia è stato portato a termine ad oggi il 5,94% degli interventi sulle reti ultraveloci. Quelli che risultano in lavorazione sono il 18,37%.

 

 

Ore 9.30 – Avvio dell’evento

Sta per avere inizio la seconda edizione del Sicily Business Forum.

Il prestigioso panel di speaker vede tra i suoi protagonisti Carlo Cottarelli, celebre economista, già Senatore della Repubblica, che ha rivestito ruoli di primo piano come quello di commissario per la revisione della spesa pubblica in Italia e direttore del Dipartimento Affari Fiscali del Fondo Monetario Internazionale; Fabio Capello, uno degli allenatori più vincenti nella storia del calcio e Paolo Borzacchiello, Co-founder di HCE, Human Connections Engineering, autore dei bestseller Il codice segreto del linguaggio e La chimica segreta delle interazioni umane ed esperto di  intelligenza linguistica applicata al business. A moderare i due panel previsti nell’ambito della giornata sarà Safiria Leccese, storica giornalista di Mediaset e autrice di La Ricchezza del bene. Storie di imprenditori tra anima e business. 

Oltre a seguire gli eventi organizzati durante il Forum, le centinaia di aziende presenti, avranno la possibilità di confrontarsi e fare networking per individuare soluzioni innovative e individuare le strategie migliori per promuovere l’intera economia siciliana e del Sud Italia. Tra i temi che saranno approfonditi nel corso della giornata si segnalano la sostenibilità e l’ambiente, i nuovi modelli d’impresa e gli scenari economici, nonché le strategie e tecnologie per l’innovazione d’impresa. 

L’evento, patrocinato dalla Città metropolitana di Catania e dal Comune di Catania, vedrà la presenza di figure di spicco del mondo imprenditoriale nazionale tra cui: Francesca Isgrò, PwC Equity partner, Head of public law, regulatory & competition law, Presidente Enav dal 2020 al 2023, Marco Preti, AD di CRIBIS e Direttore Generale CRIF; Filippo Natoli, Managing Partner di MAYS International; Carlo Paris, Board Member ENAV, FILA, LU-VE, Comitato Sostenibilità ENAV e FILA; Francesco Confuorti, Presidente di Advantage.green; Angelo Tofalo, CEO di AT Agency, già sottosegretario di Stato alla Difesa e componente COPASIR; Angela Pietrantoni, Founder di Word Protection Forum, CEO & Co-Founder KELONY First-Rating Agency; Dane Marciano, Founder & CEO di Affidaty Blockchain Technology Provider; Marco Civinini, CEO di IA International Advisors Progetti di crescita ed espansione internazionale; Arjodita Mustali, Serial Entrepreneur, Business Developer, BPO Expert, Public Speaker, Business Coach, Startups Mentor, Author